Anche nel Barocco e nel
pre-romanticismo continua la disputa tra antichi e moderni, spostandosi
in Francia, attraverso la querelle des Ancien et des Modernes che vede
opporsi soprattutto da un lato Nicolas Boileau e dall’altro Charles
Perrault.
Anche in questo caso:
- da un lato si ha la convinzione che il modello degli antichi sia già di per sé perfetto e sia necessario solo più prenderlo come riferimento;
- dall’altro, invece, partendo dalla convinzione che anche i moderni possiedono tutte le potenzialità per esprimersi in maniera “nuova e diversa”, si sostiene che questi, invece di fare solo riferimento a modelli passati, dovrebbero tendere verso un rinnovamento.
Secondo quest'ultima opzione, l’artista deve
aspirare alla nouveauté, a une idée vive qui le remplit,
all’immaginazione e alla sua creatività: quello che crea l’artista diventa,
dunque, un qualcosa di nuovo, un qualcosa che non si è ancora presentato. In
questo periodo, la questione non è più solo letta nei termini di passato e
presente, ma di passato, presente e futuro: è come se la capacità creativa
dell’artista anticipasse quanto ancora non esiste o completasse il
senso di quelle passate attraverso la rappresentazione di “qualcosa che è
espresso per la prima volta”.
Cominciano, insomma, a comparire la ragione con il libero giudizio
e il creativo ingegno. Quest'ultimo, soprattutto, tende a rimpiazzare gradualmente l’insieme di regole, di modelli
e di norme dell’antichità.
Infine, si precisa che questo rapporto antico-classico,
e la conseguente interpretazione del processo mimetico, era già
potenzialmente presente nel Rinascimento, ma solo nel Barocco riesce ad
attualizzarsi in virtù della prospettiva del futuro. Proiettarsi in un tempo
ancora indefinito, non significa escludere a priori il passato, bensì
rapportarsi con questo in modo tale da completarlo o rinnovarlo. E’ all’interno
di questo contesto che l’artista entra nel processo di produzione e
circolazione dell’espressione simbolica del potere istituzionale ed elabora il
suo fare artistico come un qualcosa di relativamente autonomo.
Consiglio, per chi è interessato, i seguenti miei post precedenti legati al periodo del Barocco:
- la disputa tra antichi e moderni (Barocco e Settecento: i temi emergenti dell'estetica tra regola e ingegno, Antichi e Moderni, la posizione di Batteux => (parte I) Les Beaux arts a un meme principe di Charles Batteux o sull'"imitazione", (parte II) Les Beaux arts a un meme principe di Charles Batteux o sull'"imitazione", le posizioni di Du Bos e di Perrault => Ultime riflessioni sulla Francia);
- la bellezza (Francia: disquisendo sulla bellezza (parte I), Francia: disquisendo sulla bellezza (parte II)
- i concetti di arguzia, di meraviglioso e di ingegno (Ulteriori approfondimenti sul concetto di arguzia, Il Tesauro e l'Argutezza, Il meraviglioso e l'ingegno: Baldasar Graciàn e Giambattista Marino)
- la nascita dell'estetica (Germania: preparativi per Kant, partendo da solide basi leibniziane (parte II);
- corsi e ricorsi storici, ovvero Vico (Vico: il mondo della storia, gli universali fantastici e i corsi e ricorsi storici).
Nessun commento:
Posta un commento