martedì 25 gennaio 2011

La Repubblica: tassella n° 8


Questo è libro delle forme di governo: timocrazia, oligarchia, democrazia e tirannide.

Dalla degenerazione dello stato perfetto nasce lo stato timocratico: lo stato perfetto degenera perché i guardiani non riescono sempre a determinare con esattezza il misterioso numero nuziale, cioè il numero che governa il ciclo delle nascite.

Lo stato timocratico è caratterizzato dalla prevalenza dell’elemento animoso e, quindi, dall’ambizione e da un occulto amore per il denaro.

Quando l’amore per il denaro è palese, nasce lo stato oligarchico, fondato sul censo. Questo può essere duplice: quello dei poveri e quello dei ricchi. Anche in questo caso, l’uomo oligarchico è animoso, parsimonioso e dedito agli affari.

Il passaggio a democratico avviene tramite la rivolta dei poveri: questo tipo di stato è caratterizzato dalla licenza e dall’anarchia.

L’ultimo, lo stato tirannico ha origine dalla libertà sfrenata, anarchica ed egualitaria perché l’eccesso di libertà porta alla servitù. Nell’anarchia il popolo si sceglie un protettore, il tiranno, glorificato da alcuni poeti tragici, che ha il compito di impedire che il popolo si ribelli ed eliminare i migliori. Quando anche lo stesso protettore si pone contro il popolo, allora abbiamo una forte degenerazione del regime tirannico.

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