martedì 2 ottobre 2012

Conclusioni: tabella riepilogativa (parte II)

Ed ecco qui di seguito la seconda parte della tabella:



Umanesimo e Rinascimento
La disputa tra antichi e moderni come pretesto per discutere sulla possibilità di esprimersi individualmente e autonomamente al di là del veto del modello di riferimento (individual subjective expression). L’artista con la sua creatività può rimanere se stesso pur rimanendo in contatto con il passato.
Imitazione e creatività

L’artista come soggetto
Barocco e pre-romanticismo
L’opera dell’artista diventa il completamento e il rinnovamento del modello di riferimento, affermandosi come soggetto creatore dotato di capacità di giudizio e di passione.
L’uomo e la sua capacità di esprimere giudizi
Romanticismo
L’arte è una delle tappe del percorso della coscienza e dello spirito per congiungersi con l’assoluto. Si giunge a tale fine attraverso la soggettività creatrice che implica un percorso dialettico in cui il soggetto può anche interfacciarsi con ciò che è altro da sé.
L’uomo tra Io e non-Io
Naturalismo
Il poeta deve rispecchiare fedelmente la realtà sociale: tale operazione di rispecchiamento non preclude il punto di vista dell’autore e invita la società a rapportarsi con la sua rappresentazione. L’io può fare i conti con il non-Io, altro da sé.
La società riflessa: il disvelamento dell’alterità
Tra Ottocento e Novecento
La pratica mimetica può essere intesa come momento del ritorno che implica a sua volta la piena accettazione della vita e della sua unicità, ma soprattutto l’emersione di corrispondenze apparentemente insensate, di differenze e di modi di intendere l’io che non possono fare a meno dell’alterità. La pratica mimetica, attraverso la ripetizione, indica l’esistenza di un substrato enciclopedico in cui si archiviano tutti i testi concatenati l’uno con l’altro da reciproci riferimenti.
La presenza dell’alterità nel ricordo del passato e nelle tracce disseminate dai testi

Nessun commento:

Posta un commento